I capi d’abbigliamento non rappresentano solo un elemento estetico ma sono da tempo oggetto di studi sociologici e psicologici, in quanto ricoprono un importante ruolo di comunicazione sociale. Attraverso il vestiario si esprime infatti l’identità personale e l’appartenenza ai vari gruppi di riferimento, in un’ottica di continuo confronto con gli altri. Kuxò Cashmere https://www.kuxocashmere.com/ brand leader nella maglieria di lusso Made in Italy, ne è la dimostrazione.

 

I suoi capi ricercati comunicano infatti status symbol e gusti estetici raffinati, proponendosi come status symbol per clienti attenti ai codici sociali più esclusivi. Gli studi hanno infatti evidenziato come il look svolga una funzione di affermazione del sé nel contesto.

 

I capi d’abbigliamento diventano pertanto elemento distintivo del posizionamento identitario, permettendo ai consumatori più sensibili di esprimere con eleganza appartenenza a un certo ceto e lifestyle attraverso le proprie scelte di stile.

 

Capi d’abbigliamento: il ruolo dell’abbigliamento nelle dinamiche di gruppo

I capi d’abbigliamento rivestono un ruolo importante nelle dinamiche relazionali e di identità di gruppo. Diversi studi in ambito socio-psicologico hanno infatti evidenziato come il look possa essere veicolo di coesione e riconoscimento reciproco all’interno di una cerchia di pari.

 

Gli individui tendono naturalmente a conformarsi a codici estetici condivisi dal proprio network di riferimento. Ciò ha la funzione inconscia di dimostrare affiliazione agli altri membri, rafforzando il senso di inclusione. Gli studi psico-sociali hanno evidenziato come la tendenza a conformarsi agli standard estetici prevalenti all’interno del proprio gruppo di riferimento dipenda da motivazioni non sempre consapevoli.

 

Indossare Capi d’abbigliamento in linea con quelli degli altri membri della cerchia sociale di appartenenza risponde al bisogno primordiale di accettazione e riconoscimento da parte delle proprie affiliazioni. Ciò si traduce, a livello incosciente, in una sorta di strategia evolutiva che permette di segnalare in modo implicito agli altri individui la propria adesione ai codici condivisi, aumentando chances e probabilità di venire riconosciuti come “parte del gruppo. Il vestiario diviene quindi un chiaro segnale di appartenenza a una determinata tribù culturale o sottocultura.

 

Inoltre, all’interno dei gruppi la moda svolge una precisa funzione di regolazione sociale. I ruoli di ciascuno vengono definiti anche in base allo status symbol comunicato dai Capi d’abbigliamento indossati. Gli stili più ricercati identificano leader e influencer, mentre outfit più basic identificano i membri periferici. Il vestiario ricopre un’importanza non soltanto estetica ma anche sociologica nei meccanismi relazionali, risultando fattore distintivo di coesione valoriale per i gruppi.

 

Capi di abbigliamento: ecco come plasmano i codici sociali

I capi d’abbigliamento rivestono un ruolo fondamentale nella definizione e veicolazione dei codici socio-culturali. Numerosi antropologi hanno dimostrato come l’abbigliamento sia soggetto a regole complesse legate al genere, all’età, allo status. Già nell’infanzia si assiste alla distinzione dei ruoli di genere attraverso l’utilizzo di colori come rosa per le bambine e azzurro per i maschi.

 

Anche in età adulta i capi d’abbigliamento trasmettono messaggi di identità: i completi formali indicano autorevolezza lavorativa, gli abiti da cerimonia rispetto per le convenzioni. Lo studio dei guardaroba collettivi porta inoltre a comprendere l’appartenenza socio-culturale: gli indumenti di alta sartoria evocano agiatezza, mentre lo streetwear identifica le classi popolari.

 

Soprattutto nei giovani, il vestiario diviene specchio del sentire generazionale: alcuni look esprimono desiderio di distacco dai modelli parentali, altri sono veri e propri manifesti identitari. Negli adolescenti e nei giovani adulti, l’abbigliamento svolge in particolare una funzione identitaria nel percorso di distinzione dai codici estetici parentali.

 

Gli stili emulati dai brand della propria fascia d’età e le sotto-culture giovanili veicolate dalla musica, dai social e dai fenomeni di moda momentanei, diventano elemento centrale nella costruzione del sé e nella ricerca di un posizionamento all’interno del proprio gruppo paritario.

 

Indossare determinati capi e look permette ai ragazzi di esprimere in modo implicito adesione ai valori e agli ideali del proprio gruppo generazionale di riferimento, in netta contrapposizione con i canoni estetici dei genitori. L’abbigliamento plasma e rende esplicite norme non scritte, influenzando percezioni e interazioni sociali.