Come diventare osteopata? Sicuramente questa domanda è venuta in mente a moltissime persone, soprattutto negli ultimi anni che la professione si è affermata come non mai nel nostro paese. In Italia il percorso di studi per diventare osteopata non è univoco. Esistono ben tre strade diverse che è possibile percorrere per raggiungere il medesimo obiettivo. Il Governo Draghi ha, da quest’anno, introdotto delle sostanziali modifiche alla formazione di questo professionista. Riconosciuta oggi come “figura sanitaria”, afferma la sua validità in funzione di una nuova definizione.
Ma perché questa figura riscuote un così grande successo? È presto detto. Rivolgersi ad un osteopata può davvero essere la soluzione ideale per risolvere non pochi problemi. Con la varietà di scelta oggi a disposizione può risultare facile trovare un osteopata. Non è invece così scontato, trovare qualcuno di veramente affidabile e competente. Il nostro consiglio è quello di rivolgersi agli studi medici Nova Salus di Montecatini Terme e in particolare al Dottor Andrea Brogi. Specializzato in cervicalgia, lombalgia, mal di testa, cicatrici e disfunzioni fasciali, è un punto di riferimento nel suo settore. Potete trovare maggiori informazioni e i dettagli per contattarlo direttamente sul sito www.novasalusmontecatini.it. Tornando invece alla questione su come diventare osteopata, vediamo di chiarire meglio qualche punto e analizziamo il percorso formativo necessario.
Come diventare osteopata: il percorso formativo
Fino a giugno di quest’anno per diventare osteopata non era richiesta una formazione universitaria. I corsi si svolgono presso istituti privati in cui è possibile studiare materie prettamente osteopatiche (anatomia, patologia, fisiologia, biomeccanica, biochimica, biofisica, embriologia, istologia, neurologia , ecc…). È possibile ottenere un riconoscimento professionale e l’abilitazione ad esercitare la professione in caso di conseguimento di una laurea in Medicina e chirurgia, Fisioterapia, oppure in Odontoiatria.
Le cose però sono destinate a cambiare grazie al Governo Draghi che, dal 24 giugno 2021, ha finalmente riconosciuto l’osteopata come una vera e propria figura sanitaria. Dovrà quindi essere istituita una Laurea in osteopatia e, in futuro, si potrà esercitare solo con il benestare del Ministero della Salute.
I tre attuali percorsi formativi
Chi vuole diventare osteopata attualmente può scegliere se frequentare un corso di osteopatia:
- Tempo Pieno – durata 5 anni da iniziare subito dopo il termine delle superiori. Alla fine non si consegue una laurea (almeno per adesso) ed è possibile iniziare subito ad esercitare la professione.
- Per Fisioterapisti – durata 5 anni. Il corso può essere frequentato solo da chi è già in possesso di una laurea in Medicina e chirurgia, Fisioterapia, oppure in Odontoiatria. Al termine è rilasciata l’abilitazione riconosciuta a livello medico.
- Tempo Parziale – durata 6 anni. Il corso può essere frequentato solo da chi è già in possesso di una laurea in Medicina e chirurgia, Fisioterapia, oppure in Odontoiatria. Al termine è rilasciata l’abilitazione riconosciuta a livello medico.
Cosa fa l’osteopata
L’osteopatia si basa solo ed esclusivamente sul contatto manuale. In questa disciplina non è previsto l’uso di farmaci, che quindi non sono mai prescritti. L’osteopata è un professionista che, attraverso una serie di tecniche e manipolazioni, aiuta a rimuovere i blocchi e permette al corpo di funzionare meglio. Nell’approccio osteopatico si ricerca sempre di ristabilire l’equilibrio tra corpo, mente e spirito. Durante la malattia questi tre fattori sono disallineati e, per questo, il corpo soffre. L’osteopata non si limita ad intervenire sul sintomo e a far passare il dolore. Il suo approccio è più profondo ed esteso a tutto il corpo.
Lo scopo è quello di arrivare ad individuare la causa primaria che ha scatenato il problema e di risolverla ristabilendo equilibrio ed armonia nell’organismo. Ad esempio, se il sintomo del problema si manifesta attraverso un dolore alla spalla, sapere perché si verifica e come curarlo, può essere l’obiettivo raggiungibile grazie all’ausilio di un osteopata.
Individuata la causa scatenante il problema che ha generato il sintomo, l’osteopata interviene per eliminarla curandola. Il corpo, ristabilita il proprio equilibrio, si rigenera e si cura autonomamente.
Cosa cura l’osteopata
Una volta chiaro come diventare osteopata e cosa fa questo professionista, entriamo nel dettaglio e vediamo cosa cura di preciso. È possibile rivolgersi ad un osteopata per:
- cervicalgia
- lombalgia
- mal di testa
- cicatrici e disfunzioni fasciali
- disturbi gastro-intestinali funzionali
- spalla dolorosa
- disfunzioni all’articolazione temporo-mandibolare
- sindromi dolorose in gravidanza
- artrosi
Ognuna di queste condizioni è curata non solo nel sintomo in sé per sé, ma scavando a fondo, fino a riconoscere e individuare la radice profonda della causa scatenante. Ad esempio, la cura della cervicalgia, non si limita a far passare semplicemente un comune “mal di collo”. Ma sapere cos’è la cervicalgia, quali sono le cause e perché si manifesta proprio così, è la ricerca e lo studio che un osteopata conduce sul paziente, fino a risolvere l’origine del disturbo. Una ricerca quindi, molto più approfondita che non si limita ad intervenire solo sulla parte del corpo dolorante, ma prende in considerazione la sua interezza.