digiuno intermittente

Il digiuno intermittente rappresenta una particolare tipologia di digiuno, finalizzata alla perdita efficace di peso. La sua peculiarità risiede nel privare il proprio organismo di nutrimento per specifici lassi di tempo (12 o 16 ore) durante l’arco della giornata. Le cellule dell’organismo, private della loro fonte primaria di energia, attaccano i tessuti adiposi, incidendo considerevolmente sul metabolismo. Di conseguenza i grassi in eccesso vengono bruciati e la massa corporea diminuisce. 

Affidarsi al parere di un medico risulta di fondamentale importanza, al fine di non incorrere in controindicazioni e capire al meglio come funziona il digiuno intermittente

Il digiuno intermittente è fonte di diversi benefici e si rivela molto efficace quando si desidera:

  • perdere peso;
  • migliorare la reattività cerebrale – grazie alla neurotrofina prodotta, il sistema nervoso centrale viene protetto con un incremento nella produzione di neuroni;
  • diminuire la percentuale di glucosio all’interno del sangue;
  • migliorare la frequenza cardiaca;
  • combattere l’invecchiamento cellulare;
  • rendere tonici i propri muscoli. 

Digiuno intermittente come funziona

Esistono diverse tipologie di digiuno intermittente, per quanto riguarda durata e fasi da rispettare. Solitamente le ore di digiuno previste sono 12, con un numero di tre fasi da seguire in modo costante.

La dieta intermittente più seguita è quella 8/16, la quale prevede nella sua opzione mattutina di mangiare dalle 10:00 alle 18:00 e di digiunare per le successive 16 ore.

Le fasi da seguire sono le seguenti:

  • 8:00 caffè, tè o tisana;
  • 10:00 colazione (sotto consiglio del proprio nutrizionista)
  • 14:00 pranzo;
  • 18:00 cena/spuntino. 

Soprattutto agli inizi del digiuno, il senso di fame potrebbe essere difficile da gestire. Per questo motivo si consiglia di bere un brodo vegetale fatto in casa oppure un infuso di erbe intorno alle ore 21. 

Se si ha difficoltà a seguire le fasi dell’opzione mattutina, il digiuno intermittente serale potrebbe fare al proprio caso.  

Le fasi da seguire sono le seguenti:

  • 10:00 bere tisana, tè o caffè;
  • 12:00 pranzo;
  • 16:00 spuntino;
  • 20:00 cena. 

Solitamente il digiuno di 16 ore prevede un massimo di 5 giorni. Gli alimenti da prediligere sono:

  • frutta fresca di stagione – con un alto apporto vitaminico;
  • verdura – ortaggi verdi come spinaci, rucola, cavolo, alghe, porro, fagiolini;
  • una porzione minimo di carboidrati – pane integrale o ai cereali, fette biscottate;
  • proteine ben bilanciate – soprattutto pesce e pollo;
  • spezie per insaporire in sostituzione del sale;
  • caffè, tè, latte di cocco per eliminare il glucosio in eccesso.

Dieta del digiuno intermittente

Durante le ore di digiuno, è consentita e consigliata l’assunzione di liquidi. Questo in quanto aiuta a espellere tossine attraverso l’urina e a combattere il senso di fame. In particolare durante le 16 ore di digiuno è possibile bere:

  • Acqua;
  • Caffè non zuccherato;
  • Tè;
  • Infusi;
  • Tisane;
  • Brodo vegetale. 

Mentre sono escluse bevande quali:

  • latte;
  • alcol;
  • succhi di frutta;
  • bibite zuccherate e gassate (anche le versioni light).

La dieta del digiuno intermittente deve essere studiata da un nutrizionista, per non creare scompensi che potrebbero portare a spiacevoli controindicazioni. Infatti i pasti consumati all’interno della fascia oraria consentita (8 ore) devono essere sufficientemente nutrienti, ma allo stesso tempo sani.

L’ideale è mangiare per lo più verdure, affiancate da pochi carboidrati e proteine. La frutta e lo yogurt possono rappresentare invece degli ottimi sostituti del dessert. Inoltre devono essere esclusi dalla dieta alimenti precotti e surgelati.

Consulenza nutrizionale digiuno intermittente 

Il digiuno intermittente non può essere seguito in autonomia, in quanto potrebbe portare a effetti indesiderati. Le controindicazioni potrebbero essere le seguenti:

  • grado d’irritabilità elevato;
  • svenimenti;
  • senso di nausea;
  • spossatezza;
  • senso di stanchezza;
  • giramenti di testa.

Inoltre è importante sottolineare che non tutti i soggetti sono adatti a seguire un digiuno intermittente. Proprio per questo motivo è importante ottenere una consulenza nutrizionale. In particolare sul sito www.tomella.it, è possibile conoscere un parere esperto, che aiuta a comprendere se e come seguire le fasi del digiuno. Infatti il digiuno intermittente è largamente sconsigliato per coloro che soffrono di:

  • anemia;
  • ipertensione,
  • diabete;
  • disturbi alimentari come bulimia, anoressia e obesità.

Se il paziente inoltre assume farmaci, è in gravidanza o allatta, non può seguire il digiuno intermittente. Pur non essendo un vero e proprio digiuno è sconsigliato in adolescenti, bambini, persone anziane o affette da specifiche patologie.