Diventare mamma dopo i 40 anni, è possibile. Non è facile, non è un passeggiata, ma ci sono delle possibilità. Una gravidanza a 40 anni comporta dei rischi da non sottovalutare e sopratutto necessita di maggiore attenzione e scrupolosità. L’Italia vanta il primato in Europa, come primo paese in cui le donne hanno il primo figlio, oltre i fatidici 40 anni. La metà delle signore in Italia porta avanti la prima gravidanza oltre i 30 anni di età, rispetto al resto dell’UE.
Quante e quali possibilità di una gravidanza a 40 anni?
Gli anni passano, il tempo vola via e le probabilità di rimanere incinta diminuiscono sempre di più. Queste scendono addirittura al 10% e il tempo procreare un figlio si allungano ad un anno o magari anche qualcosa in più. All’età di 25 anni, le probabilità di avere un figlio (o anche di più) si aggirano attorno al 25% per ogni ciclo mestruale. Arrivati ai 35 anni invece questo dato cala al 12%, fino a precipitare al 6% oltre i 40. Il ciclo e la conta delle ovulazioni diminuiscono, mentre vanno ad aumentare quello degli ovociti imperfetti, che non vedono all’orizzonte altro che aborti naturali.
Chi fuma poi ha ancora meno possibilità delle altre, in quanto sigarette, sigari, erba e qualunque altro sostanza ricavata per essiccazione e frantumazione dalle foglie e poi inalata, porta a far precipitare in modo irreversibile il livello di fertilità di una donna. Inoltre per le fumatrici è probabile raggiungere la menopausa molto più rapidamente! In ogni modo però le gravidanze a 40 anni sono possibili, basta non continuare a procrastinare, prendere subito in mano la situazione e fare un bilancio sulla propria fertilità.
Gravidanza tardiva
Nella ricerca di una gravidanza tardiva le donne non sono sole. Devono sempre ricordarsi che i medici sono dalla loro parte e possono aiutarle con un supporto psicologico e tecnico. Se la gravidanza tarda ad arrivare, dopo mesi e mesi di tentativi, la prima cosa da fare è quella di rivolgersi al proprio ginecologo. Seguendo da anni la paziente conoscerà sicuramente tutta la sua storia clinica. Conoscerà eventuali patologie, eventuali farmaci anticoncezionali assunti in precedenza, probabili bilanci ormonali ai quali il soggetto potrebbe essersi sottoposto, ecc… Dati alla mano con il proprio ginecologo a fianco, è possibile iniziare a capire perché la gravidanza tarda ad arrivare.
Test sulla fecondità
Se la strada che vorrete seguire è quella di perseverare nell’intento di una gravidanza tardiva, allora è necessario farsi seguire passo passo in ogni sua fase. Purtroppo se dopo tanto tempi, mesi e mesi di tentativi infruttuosi, non è stato ancora raggiunto alcun risultato, il medico specialista in ginecologia proporrà, quasi sicuramente, un rapido consulto con uno specialista della fertilità. In questi casi è necessario intraprendere una corsa contro il tempo e interpellare tempestivamente un esperto del settore.
Da dove iniziare?
Seguendo le indicazioni del consulente, che prescrive una serie accurata e
dettagliata di test ed analisi improntati a verificare il livello della capacità ovulatoria. Oltre a questa vengono testati e contati anche il numero di follicoli contenuti nelle ovaie.
Allo stesso modo e in egual misura al proprio compagno, è richiesto lo spermiogramma per valutare il grado di fertilità. Con lo spermiogramma viene analizzato il liquido seminale per valutare forma, numero e motilità degli spermatozoi. Se i risultati di queste analisi sono promettenti, il dottore è il primo a consigliare alla coppia di continuare a provare per ottenere una gravidanza tardiva naturale. In caso contrario, quindi qualora i risultati non fossero soddisfacenti, il medico potrà proporre dei sistemi alternativi per correggere e sistemare la diminuzione del livello di fertilità (esistono alcune tecniche particolari da attuare come ad esempio la stimolazione ovarica, l’inseminazione, etc…).
Stimolazione Ovarica: cos’è e come funziona
La stimolazione ovarica è un procedimento attraverso il quale la fertilità di una donna viene fatta aumentare (o almeno provano a farne salire il livello) É eseguita somministrando ormoni al soggetto. Questi stimolano le ovaie a fabbricare un numero maggiore di follicoli maturi, fino a quando non sarà raggiunta una discreta ovulazione. Gli organi femminili adibiti alla produzione degli ovuli, si chiamano ovaie. Purtroppo con il passare del tempo questa produzione potrebbe essere scarsa, poco vigorosa o del tutto insufficiente. Oppure,
anche se questa risultasse essere sufficiente, la qualità degli ovuli prodotti potrebbe essere molto, molto bassa, scadente. Questo caso di sterilità viene definito come “sterilità ormonale”. L’ovocita è inconcludente a causa dell’ovaio che funziona male o poco.
La tecnica della stimolazione ovarica, viene utilizzata, qualche volta, anche durante i trattamenti di inseminazione artificiale, conosciuta anche come FIVET o fecondazione in vitro.
Inseminazione artificiale
Un’altra tecnica adottata qualche volta per provare ad avere una gravidanza tardiva, è quella della fecondazione artificiale. Semplice, efficace, conta un alto tasso di successo e sempre più spesso le donne ne fanno ricorso. Il processo prevede che alcuni spermatozoi selezionati dal partner, vengano inseriti direttamente nell’utero della donna. Prima di procedere all’inserimento, lo sperma viene comunque prima preparato in laboratorio. In questo particolare processo gli spermatozoi con la mobilità più alta, sono scissi da plasma seminale e da tutte le altre cellule. Anche in questo caso le ovaie vengono prima stimolate, sempre attraverso i famosi ormoni di cui parlavamo poco prima. Alla fine l’ovulazione sarà tenuta sotto stretta sorveglianza, per verificarne la qualità e la quantità.
Mai perdere la speranza
Abbiamo visto che esistono molte strade per riuscire a raggiungere l’obiettivo di una gravidanza tardiva. L’importante è non scoraggiarsi, essere sempre razionali e seguire le indicazioni del proprio ginecologo o degli specialisti consultati.