La rivoluzione biologica, iniziata circa 10 anni fa, sta modificando profondamente il nostro stile di vita, dal modo di relazionarci con l’ambiente fino a una maggiore tutela della salute e del benessere personale, apportando cambiamenti rilevanti nell’ industria alimentare e nell’ agricoltura.
La crescita del settore biologico in Italia è documentata da numerose statistiche, tra cui il report 2018 di Bio Bank, un portale nato nel 1999 specializzato nelle ricerche e nel censimento del comparto bio nel nostro Paese, con oltre 11 mila attività monitorate e inserite nelle sue banche dati. Vediamo alcuni numeri interessanti.
La situazione del biologico in Italia: in aumento la biocosmesi
I dati elaborati da Bio Bank mostrano una tendenza ormai consolidata, con una forte crescita del settore biologico italiano dal 2013 al 2017. In particolare, negli ultimi 5 anni ha raggiunto livelli da record il comparto della cosmesi biologica, mercato che ha visto triplicarsi le aziende arrivate a 926 nel 2017, con un aumento del 177,2%.
I numeri indicano una consapevolezza sempre più elevata da parte dei consumatori, i quali se in un primo momento erano attenti soprattutto all’ alimentazione, ultimamente hanno raggiunto una spiccata sensibilità anche nella scelta dei prodotti per la cura della persona.
La crescita coinvolge tutta la filiera della biocosmesi, dalla produzione di creme, profumi e detergenti biologici, privi di sostanze pericolose per la salute come conservanti e additivi chimici, alla nascita di piattaforme specializzate nella vendita online di articoli bio di bellezza e igiene personale.
Sono sempre di più anche le imprese certificate, aumentate del 98% dal 2013 al 2017, che realizzano prodotti biologici ed ecologici non testati sugli animali, vegan free e ottenuti con sostanze naturali, provenienti da coltivazioni biologiche e biodinamiche.
Tuttavia la crescita riguarda l’intero settore, con una presenza elevata di e-commerce di alimenti bio, +134% negli ultimi 5 anni, ristoranti biologici, +58,9%, negozi fisici per la vendita di prodotti bio, +12,5% e mense scolastiche che propongono un menù bio, +6%. In leggero calo dal 2013 soltanto gli agriturismi biologici, -4,5% e i gruppi di acquisto, -8,3%, secondo le rilevazioni di Bio Bank. Se le associazioni di consumatori consentivano di comprare prodotti e articoli bio in gruppo, risolvendo alcune problematiche legate alla scarsità della produzione e della vendita, oggi è possibile gestire tutte le fasi d’acquisto da soli, grazie a una maggiore presenza di negozi, mercatini specializzati e siti web.
Per quanto riguarda la produzione biologica, in cima alla classifica delle regioni italiane c’è la Lombardia con oltre 1.400 imprese, seguita dall’Emilia Romagna con 1.312 attività e dalla Toscana con 1.126 aziende biologiche.
La Lombardia si conferma anche la prima regione in Italia per numero di gruppi solidali d’acquisto, mense scolastiche con menù bio, negozi di prodotti biologici e portali web di settore, un primato che evidenzia la prevalenza di tale tendenza nel centro-nord del nostro Paese.
Uno degli aspetti più importanti legati al mondo bio è proprio la ricerca d’informazioni da parte degli utenti, testimoniato dalla nascita di portali specializzati come Amoesserebiologico.it, che forniscono guide e indicazioni preziose ai consumatori.